Quella notte non riuscivo proprio a prendere sonno quando, nel buio della mia stanza, qualcosa si mosse.
“Chi c’è?” – chiesi con la voce tremante e, nel bagliore di una flebile candela, intravidi la gobba di un’anziana signora.
Quando si voltò non riuscii a trattenere un urlo di terrore. Il suo sorriso sdentato rivelava un ghigno malefico alquanto divertito:
“Ciao Martina, sei cresciuta vedo. Ora mi riconosci?”
Non c’erano dubbi: era la befana. Ci eravamo già incontrate quando ero bambina (ho sempre avuto il sonno leggero).
“Mi scusi signora Befana, non volevo disturbarla. La trovo bene!” – mentii.
“Diresti di tutto pur di avere quelle caramelle gommose, eh?”
Mi conosceva bene.
Appoggiò la sua scopa e si tolse il cappello a punta, sbuffando.
Poi proseguì: “Vorrei vedere te! Mentre quell’idiota vestito di rosso va a distribuire regali sulla sua slitta a cinque stelle, a me hanno dato solo una maledetta scopa! E poi dicono che sono gobba…
E mi fanno vestire di stracci perché sarei quella che porta via l’anno consumato: mai una volta che posso mettermi un bel vestito e un paio di Louboutin!”
“La Befana veste Prada” – pensai ad alta voce.
“Farebbe un sacco di soldi!” – disse lei, poi aggiunse:
“Del resto sul vecchio dalla barba bianca ne escono fin troppi di film e tu ci hai fatto pure i sondaggi su Instagram, traditrice!”
Colpita e affondata.
“Hai ragione, ma lo sai che mi stai più simpatica e non potrei vivere senza le tue caramelle gommose. E poi, questa volta, abbiamo più bisogno di te, che di lui…” – mi giustificai.
“Ah, davvero?” – chiese stupita.
“Certo, qualcuno dovrà pure spazzare via questo anno di merda!”
Scoppiò in una risata e disse:
“Sono qui per questo. Ricorda: a volte è meglio fidarsi di chi mostra la sua dentiera, piuttosto che di chi indossa un cuscino sotto la pancia.”
E in un attimo scomparve portando con sé il peso del mondo intero.
Chi è veramente la Befana? Forse è arrivato il momento di lasciarla parlare...
Pubblicato da Viaggi Senza Biglietto su Mercoledì 6 gennaio 2021