Se il Natale fosse un oggetto, per me sarebbe un maglione di lana rossa.
Il suo profumo riempirebbe la stanza di ragù tonno e cipolla, come ogni Vigilia di Natale.
La sua voce sarebbe allegra e porterebbe il buonumore a tutti i bambini e gli adulti a tavola.
La morbida lana rossa terrebbe al caldo il suo cuore buono, proteggendolo dal tempo che passa, e tutti vorrebbero ricevere uno dei suoi soffici abbracci.
Ma ora quel maglione di lana rossa è vuoto ed è piegato in un armadio.
Eppure, se lo stringo forte al mio cuore, mi sento ancora avvolta dal suo caldo abbraccio;
se avvicino bene l’orecchio, mi pare di udire il suono di una risata lontana e se lo annuso con attenzione, riesco ancora a riconoscere un inconfondibile odore di ragù tonno e cipolla, che non se ne vuole andare.
[Oggi è un anno che non sei più con noi, ma so che in fondo non te ne sei mai andato. Ci manchi, nonno.] UN MAGLIONE DI...
Pubblicato da Martina Monti su Mercoledì 9 dicembre 2020